VITTORIO GIORGINI
Nasce a Firenze nel 1926. Divenuto noto con casa Saldarini (1962), morfogenetica casa per vacanze situata sul golfo di Baratti, Vittorio Giorgini ha proseguito dal 1969 negli Stati Uniti il suo impegno teorico-progettuale, conducendo l’attività di docente nella “School of Architecture” del Pratt Institute di New York. Fin dagli anni ’50 il suo principale interesse è rivolto all’osservazione delle strutture naturali considerate come dei modelli in grado di fornire indicazioni utili per la definizione di nuove soluzioni progettuali. Le sue ricerche nel campo della geometria, della morfologia e delle costruzioni hanno dato vita a progetti di strutture architettoniche e urbane di assoluta avanguardia, esposte – tra gli altri – al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, al Museum of Modern Art di New York, al Columbus Museum, alla Biennale di Venezia, all’Howard Wise, al N.I.A.E. (National Institute for Architectural Education), al Mori Art Museum di Tokyo e al Barbican Art Gallery di Londra.
Molto importanti e significativi sono stati nella sua carriera i rapporti e le influenze con gli ambienti artistici. Ha stretto amicizie e frequentazioni, tra gli altri, con Emilio Vedova, Antonio Bueno, André Bloc, Isamu Noguchi, Aurelio Ceccarelli, Richard Neutra, Emilio Villa, Craig Elwood, Robert Rauschenberg, Robert Sebastian Matta e Gordon Matta-Clark.