Alessandro Cappabianca, classe 1937, architetto, critico d’arte e critico cinematografico, ha insegnato alla facoltà di architettura di Firenze. Negli anni ‘70 era tra i curatori della collana “Cinema e informazione visiva” (Mazzotta). Tra i fondatori della rivista “Fiction. Cinema e pratiche dell’im-maginario” (1977-80), è firma storica della rivista “Filmcri-tica” (ha fatto parte anche del direttivo) ed ha collaborato con numerose altre riviste, fra cui “Casabella”.
Fra le sue monografie ricordiamo Wilder, von Stroheim, Po-lanski, Artaud e Bene. Altri suoi contributi sono in convegni e volumi collettivi dedicati alla scenografia cinematografica, alla rappresentazione della città nel cinema e a registi quali Dovženko, Antonioni, Ophüls, Scorsese, Eastwood, Lang, Edwards, Donen, Boorman e Ruiz. Per Timía ha pubblicato nel 2016 Metamorfosi dei corpi mutanti e nel 2022 Urlare-si fa presto a dire matti.