ICONAUTICA per cavarsela nel naufragio della comunicazione
Questo libro racconta i meccanismi psicologici che stanno dietro la creazione delle immagini e della loro fruizione oltre che usarle al meglio del loro potenziale. Un viaggio da iconauta (omaggio a Gian Piero Brunetta) per verificare la tenuta delle vecchie rotte e forse, ma questa è solo una speranza, di intravvederne di nuove. Infatti, “leggere” un’immagine implica un meccanismo cognitivo complesso che opera a diversi livelli: quello estetico, legato al giudizio: mi piace non mi piace (o meglio mi dà piacere/non mi dà piacere); la memoria nella capacità maggiore o minore di riconoscere cose, storie e valori in gioco, cioè la specifica preparazione culturale di ognuno di noi (Dante diceva che senza memoria non c’è cultura); la gestione dell’apparato simbolico che acchiappa tutto quanto detto e lo sposta nella sfera delle idee. Le nuove ricerche neuronali, tra cui quella relativa ai neuroni specchio, collocano l’estetica nella stessa zona del cervello a cui afferiscono la cioccolata e l’amore materno e così riconfermano quello che gli artisti di ogni disciplina e ogni epoca hanno sempre saputo: emozione, piacere, agnizione, meraviglia, sinestesia, sono cose che gli artisti conoscono da sempre. Alle indicazioni per decifrare un’immagine, si aggiungono, in questo libro, le indicazioni per l’uso delle nuove tecnologie di ripresa, che obbligano a revisionare i ferri del mestiere e a rimettere in discussione cose che si davano per scontate, con la sottintesa domanda: perché alcune cose danno più piacere di altre?