La Leprara: un cenacolo di creatività
di:Sergio Macedone
Intervista a Gastón Fournier-Facio
Per ascoltare l’intervista: www.raicultura.it/…
Hans Werner Henze si trasferì in Italia nel 1953, dove visse, poi, per quasi sessant’anni. In questa intervista, Gastón Fournier-Facio oltre a raccontare la casa di Henze, Villa La Leprara, nei Castelli Romani, e lo straordinario cenacolo di artisti, di idee e di creatività che fu, disegna un ritratto del compositore.
Gastón Fournier-Facio
Henze è, sicuramente, il più importante compositore di opera lirica, tedesco, nato nel Novecento. […] Ci sono più di dieci opere liriche di grandissima importanza, ancora presenti nel panorama del repertorio dei grandi teatri lirici del mondo
In quella dimora d’artista, in cui scrisse la maggior parte delle proprie partiture, Henze ospitò amici musicisti, pittori, scultori, personalità del mondo della politica, dell’arte, della musica e dello spettacolo: Luchino Visconti, Renzo Vespignani, Elsa Morante, Luigi Nono, Antonio Pappano, Franco Serpa, Riccardo Panfili, Alessio Vlad tra i tanti.
Alessio Vlad
Arrivando alla Leprara si attraversavano, maestosi nella loro sacralità, i grandi ulivi secolari e, subito, si aveva l’impressione di entrare in un mondo arcaico. Da lì Hans, come un antico imperatore, contemplava il mondo sottostante con saggezza e ironico distacco. La casa ti accoglieva, in un’atmosfera calda e vissuta, con un ordine precostituito dove nulla era fuori posto ma tutto faceva parte di un disegno costruito con meticolosa precisione: i due pianoforti perfettamente allineati, l’edizione completa delle opere di Mozart, le matite sempre temperate e i fogli di musica accuratamente impilati; ti sovrastavano i grandi quadri degli amici, Renzo Vespignani, Bice Brichetto, Titina Maselli… e poi, nascosto e invisibile, come la vita di chi l’aveva dipinto, un sublime bozzetto di Lila de Nobili per Elegy for Young Lovers. Un acquarello indefinito nella sua atemporalità, ideale legame tra l’antico e il moderno in cui la tradizione, grazie anche ad una mano perfetta, trovava l’occasione irripetibile per rinnovarsi e, in una sintesi inaspettata, raggiungeva una dimensione eterna ed assoluta.
Come la musica di Hans.
Gastón Fournier-Facio (San José, Costa Rica, 1947), storico della musica e musicologo, è stato coordinatore artistico del Teatro alla Scala, direttore artistico del Teatro Regio di Torino ed è autore di numerosi saggi; oggi è consulente artistico dell’Orchestra Mozart.
Fonte: raicultura.it
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