Maria Elvira Ciusa, nata a Nuoro, saggista, storica dell’arte e pubblicista, è pronipote dello scultore Francesco Ciusa e figlia dello scrittore Mario Ciusa Romagna. Laureata in Lettere moderne all’Università di Cagliari con specializzazione in Storia dell’Arte, ha avuto come suoi maestri Roberto Longhi a Firenze e Corrado Maltese a Cagliari. Da assistente presso la facoltà di Lettere di Cagliari ha tenuto corsi di Letteratura Italiana e Storia dell’Arte. Da pubblicista ha collaborato per oltre dieci anni alla pagina culturale de ‘L’Unione Sarda’. All’Università di Arezzo nel 2000, dove ha fatto conoscere l’opera di Giuseppe Biasi e le influenze delle Secessioni di Vienna e Monaco sull’arte del primo Novecento in Sardegna. Nel 2002 all’Università di Philadelphia, ha partecipato al seminario di studi su Grazia Deledda, con una relazione sul rapporto, tra l’opera della scrittrice nuorese ed il mondo degli artisti suoi contemporanei. A Nuoro ha partecipato come relatrice a cinque convegni di studi internazionali sulla Deledda (1986-‘87 e 2016-‘17-‘18), fra cui: L’isola tra scrittura e immagine: il mondo di Grazia Deledda nelle illustrazioni degli artisti sardi suoi contemporanei e Grazia e Nicolina: storia di un sodalizio. Ha pubblicato L’isola nelle correnti – pittura e grafica di G. Biasi nell’arte italiana ed europea del ‘900 (Scheiwiller, 1985) e L’opera xilografica di Mario Delitala fra identità e tradizione (Scheiwiller, 1987), che sono tuttora considerati tra i libri da salvare della saggistica sarda contemporanea. Fondamentali rimangono i suoi studi su Giuseppe Biasi, Mario Delitala, Francesco Ciusa, Nicolina Deledda e Maria Lai. Tra le sue ultime pubblicazioni, la prima biografia ragionata su Grazia Deledda, Una vita per il Nobel (Delfino, 2016), Deledda-Biasi, il visibile narrare (Delfino, 2017) e il volume Maria Lai, il filo dell’esistere (Delfino, 2017). Oggi è considerata tra le maggiori esperte dell’opera della scrittrice nuorese.