L’In/Arch
L’Istituto fu fondato nell’ottobre del 1959 da un’idea di Bruno Zevi, architetto, storico e critico d’arte. Fin dalla fondazione dell’IN/ARCH Bruno Zevi aveva coinvolto tutte le figure interessate al processo di realizzazione dell’architettura, alla qualità dello spazio urbano e più in genere alla trasformazione dell’habitat. L’obiettivo, fin dall’assemblea costituente, è sempre stato quello di “favorire la collaborazione tra forze economiche e culturali che partecipano al processo edilizio”. Nel 1959, Zevi parlava così della sua nuova creazione: l’IN/ARCH deve il luogo, il tavolo intorno al quale si incontrano le forze che producono l’architettura”. Vale a dire “industriali, banchieri, costruttori, ingegneri e architetti, fino ai critici d’arte e agli amanti dell’architettura”. Con il suo operato, l’IN/ARCH ha inciso in maniera profonda sugli orientamenti generali della politica edilizia italiana, organizzando convegni e seminari in collaborazione con ministeri e pubbliche amministrazioni. Non solo: grazie al suo Master in architettura digitale, l’Istituto si propone come luogo di scoperta di giovani talenti interessati ad approfondire i legami tra architettura e nuove tecnologie digitali. Un terreno in cui impresa e creatività sono chiamate ad interagire e che potrebbe tradursi in un settore di punta per l’economia del made in Italy.